What's next? Laura Casini
- Matilde Gilioli
- 2 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Ciò che chiamiamo futuro non sarà altro che un nuovo presente.

Titolo: What's next?
Autore: Laura Casini
Anno: 2025
F.to: 50x100cm
Tecnica: Acrilico su tela
Stile: Arte astratta
What's next è la ultima opera di Laura Casini, artista contemporanea di arte astratta. Ho parlato di lei in questo articolo: https://www.mariamatilde.net/post/laura-casini
Come per tutte le opere dell’artista, è fondamentale soffermarsi anzitutto sul titolo: è proprio da lì che l’opera prende forma. What’s next? evoca cambiamento, timore, speranza, illusione... e ci proietta subito in una dimensione futura. Ed è con questa predisposizione mentale che dobbiamo osservare il quadro: come un riflesso di ciò che per ciascuno di noi rappresenta “il dopo”. Un concetto che affonda le radici in un astrattismo primordiale. Cos’è infatti il futuro, se non una proiezione mentale? Non esiste che l’attimo presente, eppure viviamo ancorati al passato o protesi, tra sogni e paure, verso ciò che deve ancora venire.
È proprio questo, credo, il cuore del racconto visivo dell’opera: l’illusione.
Sul fondo, uno strato quasi uniforme di bianco ghiaccio, simile alla superficie di un lago di montagna, evoca uno stato d’animo di apparente quiete, di confort. Ma improvvisamente, nel cielo cominciano a formarsi nubi grigie, disordinate e minacciose. Non abbiamo il tempo di lasciarci sopraffare dal timore che già una luce riappare: uno squarcio bianco e brillante in alto a destra. Il vento si alza, e ciò che prima sembrava natura immobile e congelata si trasforma in materia organica, viva, pronta a ostacolare il cammino sicuro che credevamo nostro. Poi qualcosa di inatteso rompe definitivamente la quiete. Non è più un fenomeno naturale, ma qualcosa di più enigmatico. In un primo momento non lo riconosciamo, ma poi quelle macchie scure, inizialmente informi, si rivelano preziose. Dorate, intense, tanto luminose da rischiarare l’intera scena con una nuova luce.
Ciò che all’inizio sembrava una distesa d’acqua turbata da eventi atmosferici si trasfigura. Ora vediamo una rupe al centro di una natura sconfinata, un cielo coperto e velato da una foschia leggera, misteriosa, tormentata. Un uccello bianco attraversa rapidamente il paesaggio: vola verso di noi, deciso, lasciandosi alle spalle il riflesso dorato di un nuovo sole.
Come in tutte le opere di Laura Casini, anche qui ritroviamo una forte componente materica, che ci permette di immergerci in una sorta di dimensione parallela. I colori freddi sono i veri protagonisti cromatici: tonalità che evocano incertezza, qualcosa di vago e poco familiare .Infine, la macchia dorata è l’elemento che accende il quadro – letteralmente e simbolicamente.

Questi pigmenti preziosi ci guidano nella lettura dell’opera, ci aiutano a interpretarla e ad accoglierla dentro di noi, consapevoli che ciò che chiamiamo futuro non sarà altro che un nuovo presente.



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